Che sia un fatto positivo l’aver sempre sonno, può sembrar
paradossale, ma se per vent’anni hai passato gran parte delle tue nottate con
gli occhi sbarrati e mille pensieri per la testa, la situazione cambia
leggermente. I motivi di questo radicale cambiamento potrebbero essere
molteplici, ma in realtà tutto si riduce al fatto che finalmente io mi senta
bene, senza dubbi, senza riserve.
Mi viene in mente Leonard Cohen , il quale, quando gli fu
domandato se credesse nella vita dopo la morte, rispose seccamente di credere
fermamente in QUESTA vita. - Do you believe in a life after this one?-, - I hardly believe in this one-, che in inglese rende meglio. Per la prima
volta capisco cosa intendesse dire, io che nella vita alla fine non ci ho mai
creduto.
Questi miei flussi
di pensieri non hanno senso e me ne rendo conto, solo che penso sempre che vorrei
scrivere di più, che vorrei scrivere meglio e l’allenamento, anche nella
scrittura, è buona cosa. Forse dovrei portare con me tutti i giorni un
quaderno, in modo da appuntarne sopra i pensieri. Che non voglio essere meno di
nessuno, meno di una tal persona soprattutto. Dovrei anche imparare a non usare
più l’espressione “Che poi”, dal momento che, per quanto mi piaccia, alla fine
non mi appartiene.
Sulla parete laterale
dell’armadio, quella che da verso il letto, ho appeso le fotografie delle
persone a cui voglio bene, i disegni delle mie cuginette e un promemoria della
psicologa. Tutto ciò mi fa sentire in qualche modo protetta ed è una bella
sensazione.
Oggi è stata una
giornata che vorrei definire bella, ma odio essere banale, quindi mi limiterò a
dire che quando sono tornata a casa ho trovato sulla poltrona della sala il
calendario dell’avvento che mia madre mi aveva appena comperato. Che ho 20 anni
e manca più di un mese a dicembre lo so anch’io, ma fa sempre piacere ricordarsi
di essere stati bambini e che, in fondo, un po’ lo si è ancora.
Forse dovrei
finirla di scrivere sempre di quanto io sia felice, di quanto io stia bene e
blablabla, ma il mondo e il web, in particolare, sono talmente pieni di
depressi o pseudo tali, che magari lancio una nuova moda, o semplicemente posso
ricordare alla gente che si può vivere anche senza piangere tutto il giorno e
senza progettare in continuazione il proprio suicidio. Poi un giorno depressa
potrei tornarlo anch’io e allora tutte le orde di altri depressi o pseudo tali
mi potranno dire che avevano ragione loro e che io della vita non ho capito
proprio niente e, in tal caso, sarebbero anche autorizzati a farlo. Io intanto
mi godo il momento e va benissimo così.
Io adoro il Natale! E adoro i calendari dell'avvento!
RispondiEliminaE, comunque, evviva... finalmente trovo in giro 1 po' di felicità!
il periodo pre-natalizio è il mio periodo preferito dell'anno :3
RispondiEliminae 'che poi' io lo uso spessissimissimo.