mercoledì 26 ottobre 2011

Leonard Cohen, l'insonnia e il calendario dell'avvento


Che sia un fatto positivo l’aver sempre sonno, può sembrar paradossale, ma se per vent’anni hai passato gran parte delle tue nottate con gli occhi sbarrati e mille pensieri per la testa, la situazione cambia leggermente. I motivi di questo radicale cambiamento potrebbero essere molteplici, ma in realtà tutto si riduce al fatto che finalmente io mi senta bene, senza dubbi, senza riserve.
Mi viene in mente Leonard Cohen , il quale, quando gli fu domandato se credesse nella vita dopo la morte, rispose seccamente di credere fermamente in QUESTA vita. - Do you believe in a life after this one?-,                                                      - I hardly believe in this one-, che in inglese rende meglio. Per la prima volta capisco cosa intendesse dire, io che nella vita alla fine non ci ho mai creduto.
Questi miei flussi di pensieri non hanno senso e me ne rendo conto, solo che penso sempre che vorrei scrivere di più, che vorrei scrivere meglio e l’allenamento, anche nella scrittura, è buona cosa. Forse dovrei portare con me tutti i giorni un quaderno, in modo da appuntarne sopra i pensieri. Che non voglio essere meno di nessuno, meno di una tal persona soprattutto. Dovrei anche imparare a non usare più l’espressione “Che poi”, dal momento che, per quanto mi piaccia, alla fine non mi appartiene.
Sulla parete laterale dell’armadio, quella che da verso il letto, ho appeso le fotografie delle persone a cui voglio bene, i disegni delle mie cuginette e un promemoria della psicologa. Tutto ciò mi fa sentire in qualche modo protetta ed è una bella sensazione.
Oggi è stata una giornata che vorrei definire bella, ma odio essere banale, quindi mi limiterò a dire che quando sono tornata a casa ho trovato sulla poltrona della sala il calendario dell’avvento che mia madre mi aveva appena comperato. Che ho 20 anni e manca più di un mese a dicembre lo so anch’io, ma fa sempre piacere ricordarsi di essere stati bambini e che, in fondo, un po’ lo si è ancora.
Forse dovrei finirla di scrivere sempre di quanto io sia felice, di quanto io stia bene e blablabla, ma il mondo e il web, in particolare, sono talmente pieni di depressi o pseudo tali, che magari lancio una nuova moda, o semplicemente posso ricordare alla gente che si può vivere anche senza piangere tutto il giorno e senza progettare in continuazione il proprio suicidio. Poi un giorno depressa potrei tornarlo anch’io e allora tutte le orde di altri depressi o pseudo tali mi potranno dire che avevano ragione loro e che io della vita non ho capito proprio niente e, in tal caso, sarebbero anche autorizzati a farlo. Io intanto mi godo il momento e va benissimo così.

2 commenti:

  1. Io adoro il Natale! E adoro i calendari dell'avvento!
    E, comunque, evviva... finalmente trovo in giro 1 po' di felicità!

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  2. il periodo pre-natalizio è il mio periodo preferito dell'anno :3

    e 'che poi' io lo uso spessissimissimo.

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