giovedì 8 settembre 2011

Dicono dei sentimenti che siano simili ai fiori

Forse dovrei semplicemente smettere di passare parte delle mie giornate a leggere blog altrui, così almeno non mi renderei più conto di quanto mi manchi scrivere e di quanto, forse, mi manchi anche star male. Che per me del resto la scrittura non è mai stata altro se non una conseguenza dei miei stati d’animo più bui e l’assenza di felicità, perché infelicità è una parola troppo grossa, si sa, da dipendenza. Adesso però dovrei pensare solamente ad essere serena ed effettivamente è così, che quando ripenso a certi momenti insieme, a certi tuoi sorrisi mi sembra ancora tutto incredibilmente irreale e non posso far altro che essere felice, un po’ come quando la notte stringo forte la tua maglietta e mi vien da piangere, ma son lacrime dolci perché mi sembra di averti ancora vicino. Poi però arriva il mercoledì sera che è sempre il momento peggiore e vorrei cancellarlo dal calendario, forse perché è passato troppo tempo dall’ultima volta che ti ho visto e manca ancora troppo tempo prima che ti possa riabbracciare di nuovo. E allora immagino che esistano dei sentimenti in grado di annullare le distanze e di far scomparire le paure, sentimenti in grado di cancellare il passato e di costruire un presente più luminoso. Però non sono ancora certa che esistano davvero sentimenti così , allora disegno un filo invisibile e lunghissimo che leghi il tuo cuore al mio e che non si possa spezzare, così ti sento un po’ più vicino ed è come averti sempre accanto, che ogni volta che in stazione ci diamo l’arrivederci mi sembra di perdere una parte di me e di te contemporaneamente. Poi mi dicono che le distanze siano una cosa bellissima, perché ti fanno capire quanto le persone siano importanti per te e ripenso a quando mi hai detto che per un po’ avresti smesso di fumare perché se passi tanto tempo senza fare qualcosa, quando ricominci ti sembra ancora più piacevole e allora mi convinco che sia la stessa cosa anche per noi due e che la distanza forse ci faccia bene davvero. Intanto aspetto che finisca settembre, che è un mese orribile e tutte le volte che ripenso al mio tatuaggio mi sembra sempre più reale, come una profezia che, di anno in anno, continua ad avverarsi, quest’anno in particolar modo, un po’ per la nostalgia delle persone che ho perso o che ho lasciato indietro, che di tanto in tanto torna a farsi sentire, perché del resto umana lo sono anch’io, un po’ per la mia salute, che ormai è un caso disperato e che mi obbliga, o almeno tenta di farlo, ad allontanarmi da cose che amo. Ancor di più perché attendo quasi disperatamente ottobre, che porta con se tutte le mie speranze, i miei desideri e, perché no, anche i miei timori. Ottobre cancellerà le attese, i mercoledì sera di lacrime e i saluti che mi straziano il cuore alla stazione. Ottobre forse mi regalerà i miei cinque minuti di felicità quotidiana. Che poi mi lamento sempre e il perché non me lo spiego neanch’io, forse semplicemente mi piace essere compatita, ma in questo momento non c’è proprio nulla che mi manchi, forse solo un treno superveloce, o qualsiasi altro mezzo di trasporto, che mi porti da te tutte le volte che ne ho bisogno. O che ne hai bisogno tu. Per quanto riguarda il resto, sono circondata da persone che mi amano, ho la possibilità di ricominciare una nuova vita tra meno di un mese e, soprattutto, ho te. E questo mi basta. Sono una persona felice. Lo sono davvero. Lo sono tutte le volte che ti ho accanto.

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